La visura ipotecaria è conosciuta anche come visura ipocatastale o accertamento immobiliare. La Visura ipotecaria si ottiene tramite l’ispezione e l’elaborazione degli atti registrati presso le Conservatorie dei Registri Immobiliari. L’art. 2673 c.c. stabilisce che chiunque possa consultare i registri immobiliari seguendo le modalità stabilite dalla legge. Stando a tale articolo, la visura ipotecaria, proprio come la visura catastale on line è pubblica, ciascuno di questi documenti infatti è richiedibile all’Agenzia del Territorio o alle Conservatorie dei registri immobiliari. Tale strumento non va confuso con la generale visura catastale. La visura può essere relativa ad un immobile o ad un soggetto. Avere in mano una visura ipocatastale di un immobile può anche essere utile se si intendono trascrivere atti pregiudizievoli sul patrimonio immobiliare di un soggetto.
Si ricava un elenco sintetico di compravendite, trascrizioni, iscrizioni e annotazioni, ipoteche, cancellazione di ipoteche, mutui….. propriamente dette “formalità”. Occorre quindi sapere a quale conservatoria fanno parte gli immobili verso i quali si sta indirizzando la visura ipocatastale. La visura ipotecaria è da considerarsi gratuita per i titolari di un diritto di proprietà, anche parziale, o di qualsivoglia altro diritto reale sull’immobile in questione. Nello specifico la trascrizione è relativa agli atti di trasferimento, quindi acquisti e vendite, o la formazione del diritto sule bene immobile, ad esempio per successione o donazione.
Una visura ipotecaria semplice riporta l’elenco sintetico delle formalità relative ad un soggetto o immobile, raggruppate per categoria (trascrizioni, iscrizioni, annotazioni); ogni formalità dell’ elenco riporta di norma la tipologia (compravendita, successione, ipoteca, etc), una data, un numero di registro, il nome del pubblico ufficiale, etc. Ha carattere probatorio in quanto la consistenza immobiliare è il risultato ottenuto dalla lettura di tutti gli atti pubblici trascritti presso la Conservatoria di competenza. In ogni visura è riportata la data di “inizio meccanizzazione”, parametro nel quale l’ufficio ha iniziato a memorizzare direttamente in formato elettronico le informazioni.